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La replica

Il marito di Alice Neri: «Nessuna incoerenza da parte mia, ho sempre tutelato nostra figlia»

di Daniele Montanari

	Nicholas Negrini con l'avvocato Antonio Ingroia
Nicholas Negrini con l'avvocato Antonio Ingroia

Nicholas Negrini risponde alle parole di Matteo Marzoli, fratello della ragazza uccisa a Fossa di Concordia nella notte tra il 17 e il 18 novembre 2022, in merito alla sua posizione su Mohamed Gaaloul

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RAVARINO. Durissima replica da parte di Nicholas Negrini, il marito di Alice Neri, a Matteo Marzoli, il fratello della ragazza di Ravarino trovata uccisa a Fossa di Concordia nel 2022.

Il fratello

Ieri dalle pagine della Gazzetta Matteo ha spiegato che lui e la madre di Alice saranno senz’altro parte civile in un eventuale nuovo processo nei confronti di Gaaloul per la violenza sessuale di cui secondo la Procura si è reso responsabile prima di uccidere la 32enne. Ma Matteo si è anche detto perplesso di fronte alla scelta di Nicholas di ritirare la costituzione di parte civile contro Gaaloul, e al suo continuare a considerarlo innocente anche di fronte a una sentenza tanto netta. Ha parlato anche di contraddizione da parte sua per non avere ritirato la costituzione anche della figlia, se davvero lo considera innocente.

Il marito

«L’esternazione di Matteo Marzoli altro non è che l'ennesima offesa alla mia persona» commenta Nicholas. «Vorrei esprimere un concetto fondamentale che tante persone sicuramente condividono: essere genitore è una sfida, una responsabilità quotidiana che ci mette ogni minuto in discussione. Chi non lo è, non può né capire né permettersi di sostituirsi a chi lo è. Già con queste parole metto a tacere le stupidaggini che continuano a uscire, ma vorrei chiarire anche la questione di mia figlia come parte civile: la Corte d'assise, dopo la richiesta della Procura di nominare un curatore legale per mia figlia, ha immediatamente rigettato la richiesta ritenendola priva di ogni motivazione e fondamento. Le cose vanno raccontate nella loro completezza, e non solo nelle parti che fanno comodo. La mia scelta di nominare un legale per lei è stata una risposta per placare gli animi e dimostrare che sono consapevole che gli interessi della piccola, non essendo lei un’estensione della mia persona ma un essere vivente senziente e separato, anche se sangue del mio sangue, sono esclusivi e la nomina di un legale personale per lei, autorizzato a tutelare i suoi diritti e interessi a prescindere dai miei, era doverosa e indispensabile». «Io non offendo, non sminuisco né critico il pensiero e le scelte altrui – continua Nicholas – penso alle mie e soprattutto le argomento sempre e comunque. Chi non lo fa, e invece offende e sminuisce gli altri per farsi grande, non ha contenuti ma solo un profondo vuoto interiore. L'incoerenza è un concetto complesso che dovrebbe essere spiegato da chi coerente lo è, non da chi vuole apparire ma nella sostanza non è».

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