Ricerche di Alle a Torino, un “falso allarme” permette di trovare un altro ragazzo scomparso
Un giovane segnalato come simile a Venturelli era sparito da cinque mesi. I genitori del sassolese: «È una gioia, almeno sua madre sa che c’è e per una famiglia è la fine di un incubo»
TORINO. Mentre si cercava Alessandro Venturelli è stato trovato un altro ragazzo, scomparso da casa da cinque mesi. È accaduto a Torino, da dove nelle ultime settimane sono arrivate decine di segnalazioni che parlano della presenza, in città, di un giovane somigliante a Venturelli, scomparso da Sassuolo il 5 dicembre 2020.
L’altro ragazzo scomparso trovato
«Vedo la freddezza delle istituzioni sul tema degli scomparsi. Questa cosa di Torino ha creato una rete di solidarietà infinita e fa capire che gli unici che mancano sono solo loro». Arrivano dalla loro abitazione di Sassuolo le parole dei genitori di quello che per tutti ormai è diventato semplicemente “Alle”. Intervistati mercoledì dal programma “Chi l’ha visto?” i genitori Roberta Carassai e Roberto Venturelli hanno parlato delle numerose segnalazioni provenienti da Torino arrivate nell'ultimo periodo, che segnalerebbero la presenza del giovane, in stato trasandato e costretto a vivere per strada, tra i luoghi della città. Parlano di solidarietà i genitori di Alessandro, proprio perché con gli ultimi servizi messi in onda sul programma è stato ritrovato tra i senzatetto di Torino, avvolto in una coperta, un altro ragazzo che mancava da casa da oltre cinque mesi, proprio mentre proseguivano le ricerche di Alessandro: «Per me è una gioia – ha detto Roberta Carassai – per una mamma sapere dov’è il figlio è la fine di un incubo». Roberto Venturelli ha poi aggiunto: «Auguriamo a questo ragazzo ogni bene. Almeno la mamma sa che c’è e se ne può fare una ragione. Succederà anche a noi, speriamo succeda in fretta».
L’appello alle istituzioni
Carassai, a seguito delle numerose testimonianze, era andata in prima persona a cercare il figlio per le strade di Torino, seguita dai volontari della sua associazione, “Nostos”. Un segnale forte, come la partecipazione al convegno legato alla ricerca di persone scomparse, in cui le famiglie hanno avuto modo di confrontarsi sulle prospettive di riforma da attuare con le istituzioni. Nel programma, però, Carassai non si è dimostrata soddisfatta dell'incontro e rivolgendosi direttamente alle istituzioni ha dichiarato: «Mancate solo voi, mettetevi nei panni nostri. Ci sono cose che continuano a perseverare negli anni che non hanno senso, perciò chiedo che venga fatto un passo verso di noi. Io ogni giorno con il mio avvocato ripercorro tutti i momenti della vita di Alessandro cercando di capire dove ho sbagliato io, ma penso di capire che non abbiamo sbagliato nulla». Anche Roberto Venturelli ha continuato sulla linea della moglie: «Quando Alessandro è scappato non era lui. Il mio rammarico è che quando abbiamo dichiarato, appena accadde il fatto, le stesse cose che stiamo dicendo adesso a distanza di 5 anni non sono stato creduto. Questo, dopo 5 anni, è il conto salato che stiamo pagando di quella sconsiderata presa di posizione. Addirittura c'è chi mi ha chiesto perché avessi fatto la denuncia così presto».
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