Arrestati per il rave all'ex Bugatti di Campogalliano, in cinque davanti al giudice
Sono soprattutto studenti, alla prima esperienza in carcere
MODENA. Compariranno davanti al giudice per l’udienza di convalida dell’arresto cinque dei nove, tra ragazze e ragazzi, arrestati nell’ambito del rave party abusivo di Halloween organizzato nel capannone dell’ex fabbrica Bugatti di Campogalliano.
L’udienza per 5 arrestati: chi sono
Sono tutti ventenni italiani, a parte un 34enne di origine albanese. E tutti residenti fuori Modena, da Piacenza a Perugia. Sono tutti accusati di invasione di terreni o edifici (articolo 633 bis del Codice penale) per l’organizzazione dell’evento abusivo, ma anche di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale durante gli scontri con la polizia. Sono tutti rinchiusi al Sant’Anna: per la maggior parte di loro è la prima esperienza carceraria, che si presenta in giovanissima età. Alcuni sono spaventati dalla situazione, come un 22enne di Perugia completamente incensurato e insospettabile: frequenta con profitto l’Università di Perugia, dove ha sempre riportato ottimi voti, tanto da avere anche vinto delle borse di studio. Ritrovarsi in carcere è uno choc: probabilmente non si è reso conto della gravità dei fatti commessi di fronte agli agenti, forse a causa anche di uno stato di alterazione. Ricordiamo che non si è trattato solo di schermaglie verbali: negli scontri sono stati feriti diversi poliziotti, alcuni con lesioni da 15 giorni di prognosi. Di Perugia è anche un 23enne a cui è stata sequestrata anche una consolle da dj per la musica. E che dunque non è considerato solo un frequentatore del rave ma anche uno che ha contribuito al suo allestimento.
Gli avvocati e la diciottenne liberata
Assistiti tutti dai rispettivi avvocati (chi d’ufficio e chi di fiducia) compariranno stamattina alle 9 in udienza davanti al gip Donatella Pianezzi e al pm Giuseppe Amara. È probabile che i legali ne chiedano la scarcerazione, che potrebbe anche essere disposta visto che il rave si è ormai concluso e non c’è pericolo di reiterazione del reato. Peraltro vengono da un’esperienza carceraria, seppur di pochi giorni, in una struttura come il Sant’Anna, affetta da diversi problemi, a partire da quello del grave sovraffollamento. È stata invece liberata subito una ragazza di soli 18 anni ligure che era stata arrestata anche lei nella notte tra il 2 e il 3 per gli scontri. A fronte anche della giovanissima età, il pm non ha voluto farle provare l’esperienza carceraria, e verso le 13 di lunedì 3 novembre ne ha disposto la liberazione. Ma resta ovviamente indagata, e dovrà rispondere delle condotte.
Il ragazzo allontanato dagli organizzatori
Tra gli arrestati c’è anche un 21enne emiliano che, a quanto pare, è stato consegnato alla polizia dagli stessi organizzatori del rave. Circostanza singolare, ma che risulta confermata dagli atti. Il ragazzo è stato accompagnato verso i poliziotti da altri ragazzi che hanno detto di non volerlo nella festa perché si trattava, a loro dire, di uno che in passato aveva commesso delle violenze sessuali e che all’interno del capannone aveva già molestato delle ragazze. Sempre a loro dire, il 21enne, che si è presentato col viso sporco di sangue, avrebbe anche spacciato droga. Motivo per cui gli agenti lo hanno subito sottoposto a perquisizione, trovandolo in possesso di 20 grammi di ketamina. Sabato 1 novembre è stato processato per direttissima: l’arresto è stato convalidato, poi è stato rimesso in libertà in attesa del processo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
