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Modena celebra i 100 anni di Giuseppe Panini e Mattarella dona una medaglia alla famiglia

di Lara Lugli

	La platea, gli ospiti e Antonio Panini con la medaglia
La platea, gli ospiti e Antonio Panini con la medaglia

Grandi ospiti al PalaPanini per l’evento “Il Paladino” dedicato al “re delle figurine”, colui che rese gloriosa la pallavolo cittadina, nel centenario della sua nascita: da Julio Velasco e Fefè De Giorgi a Luca Cordero di Montezemolo, Gianfranco Zola e Walter Veltroni

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MODENA. Nell’arena che porta il suo nome, là dove la memoria diventa spazio condiviso e la storia si sedimenta tra le tribune, Modena ha acceso ieri sera –17 novembre – le luci per celebrare i cent’anni dalla nascita di Giuseppe Panini. Il PalaPanini, gremito per l’occasione, non è soltanto il teatro della pallavolo italiana: è il luogo simbolico in cui l’eredità di un visionario continua a farsi presente, come un filo che tiene insieme sport, cultura e immaginario collettivo.

L’anteprima

La serata è arrivata al culmine di un lungo percorso, un vero pellegrinaggio civile che la città ha voluto dedicare al suo “inventore di mondi”. Prima la pubblicazione del Magazine della Gazzetta celebrativo, una raccolta di storie, testimonianze e memorie rare; poi l’inaugurazione della scultura di Wainer Vaccari, collocata all’ingresso del PalaPanini. E, nel mezzo, una costellazione di ricordi: le parole dei protagonisti dello sport, dell’editoria, della politica, dell’imprenditoria e prima di tutti della famiglia. Nel tempo, Giuseppe Panini ha raccolto soprannomi che sembrano capitoli di un’unica biografia: “Il Commendatore”, “Il Re delle Figurine”, “Il Paladino”. E ieri sera, questi tanti volti della stessa storia si sono simbolicamente incontrati e ricomposti, restituendo al pubblico l’immagine intera di un uomo poliedrico dalle mille sfaccettature.

L’evento

Lo spettacolo si è aperto sulle note di Libertango in duetto di fisarmonica e piano, la prima passione di Panini, davanti a più di duemila spettatori tra affezionati e personaggi noti. Il primo a salire sul palco, insieme ai presentatori Federica Galli e Leo Turrini, è il figlio Antonio Panini, che ha svelato l’origine del soprannome Il Paladino. A rendere omaggio anche un messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che accompagnato da una medaglia dedicata alla famiglia Panini, ha arricchito la serata di un contributo illustre. Sul grande schermo allestito dietro al palco, sono state poi fatte scorrere le immagini in bianco e nero che raccontano l’uomo in attimi di vita pubblica, ma anche scorci di quotidianità che ne colgono anche il lato più intimo e personale. Al via la passerella di personaggi che hanno attraversato la storia di Panini: Luca Cordero di Montezemolo il primo a ricordarne il lato imprenditoriale, raggiunto poi da Walter Veltroni che ha spiegato come nacque la collaborazione dell’Unità con l’azienda Panini iniziata con la fortunatissima campagna “Tu ce l’hai Pizzaballa”. Terzo ospite il calciatore Gianfranco Zola che ha vissuto l’epoca delle figurine prima da collezionista e poi come protagonista sugli album Panini. L’arrivo di Julio Velasco sul palco ha scosso il pubblico che lo ha accolto con un lungo applauso. Il ct della Nazionale femminile ha raccontato l’avventura a Modena iniziata con un’opportunità che gli ha cambiato la vita. A ultimare il “tavolo”, è stato il ct della Nazionale maschile Ferdinando De Giorgi, che con la consueta ironia ha aggiunto il tocco di leggerezza al gruppo e ai tanti aneddoti.

Grazie alla collaborazione con il Panathlon Modena, l’evento ha avuto un risvolto solidale: nel corso della serata, è stato possibile contribuire a una raccolta fondi destinata al reparto di Neonatologia del Policlinico di Modena. Nel luogo che più di ogni altro custodisce il suo spirito, Modena non ha celebrato soltanto un anniversario, bensì un’eredità che continua a muoversi.