Pace tra Volley Modena e Comune: la casa del club sarà il PalaMadiba
Dopo il “piano B” del PalaBursi di Rubiera, le parti hanno trovato l’accordo: si punta a giocare la prima gara casalinga nell’impianto della Sacca il 26 ottobre
MODENA. Fumata gialloblù: il Volley Modena, neopromosso in Serie A2 femminile, giocherà al PalaMadiba. L’accordo è stato raggiunto ieri in un incontro con il Comune, la società e lo United Skates, gestore dell’impianto. Le parti hanno trovato un accordo sia sugli aggiustamenti tecnici richiesti per la Serie A2 femminile sia sul versante economico. Soprattutto, è stato superato il muro contro muro che rischiava di non fare appassionare i tifosi della pallavolo femminile modenese.
Il comunicato
«A seguito delle positive interlocuzioni riprese nei giorni scorsi, dopo la decisione della Lega Volley Femminile di concedere una proroga al 20 ottobre per il completamento della certificazione del PalaMadiba, ieri pomeriggio si è tenuto presso gli uffici comunali un incontro per definire sia gli aspetti economici che logistico-organizzativi legati all’utilizzo dell’impianto cittadino per la disputa delle nostre gare interne di Serie A2 – spiega il Volley Modena in una nota –. Alla presenza dell’amministrazione comunale si è giunti ad un accordo che permetterà di dare seguito a quanto già era stato deciso nei mesi scorsi, in occasione dell’iter di ammissione al torneo di Serie A2. La volontà del Volley Modena è sempre stata quella di trovare una soluzione che permettesse al pubblico modenese di riabbracciare la grande pallavolo femminile in città e così, alla fine, sarà. L’incontro è stato utile anche a definire le ultime criticità tecniche superate le quali, nei prossimi giorni, si procederà all’omologa dell’impianto e, successivamente, alla supervisione da parte della stessa Lega Volley Femminile per il via libera definitivo in vista della prima gara calendariata per domenica 26 ottobre».
La querelle
Gli attriti erano partiti quando il Volley Modena ha chiesto di poter disputare le gare interne al PalaPanini. Un sogno proibito rimasto tale per l’opposizione di Modena Volley, intenzionato a far crescere la neonata squadra di B2 femminile oltre alle giovanili e alla squadra di Superlega nel tempio del volley. La formazione del patron Mirco Muzzioli ha studiato le opzioni sul tavolo in città e in provincia. La soluzione è stata trovata nel palazzetto dedicato a Nelson Mandela, su cui il Comune ha investito «circa centomila euro». La cifra è stata comunicata dagli assessori Andrea Bortolamasi (Sport) e Giulio Guerzoni (Lavori pubblici) proprio quando le porte del Volley Modena erano apparse ormai chiuse e il caso si “rimpallava” tra i Comuni di Modena e Rubiera. Il 23 settembre il Volley Modena ha fatto sapere che l’iscrizione in A2 è stata confermata proprio grazie a un sostegno oltre Secchia. Il termine per consegnare i documenti alla Lega scadeva il 20 settembre, tre giorni dopo sono arrivati il parere favorevole della commissione comunale e il parere di conformità dei vigili del fuoco. La Lega ha prorogato i termini al 20 ottobre, ma intanto era scoppiato il caso politico con il muro alzato dal Comune e un accesso agli atti presentato da Maria Grazia Modena, consigliere di Modena X Modena. Modena aveva già pungolato il Comune sul “PalaPanini negato” per la Coppa Italia di pallamano 2025. La consigliera ha evidenziato come si sarebbero risparmiati circa centomila euro di fondi pubblici se il PalaPanini fosse stato concesso al Volley Modena. «All’assessore Bortolamasi spetta di risolvere i problemi, non alzare le barricate», ha sferzato Modena. La risposta è arrivata al tavolo: pace fatta e Volley Modena al PalaMadiba, a parte domenica 12 con l’esordio interno al PalaPanini nel ricordo di Barbara Siciliano.
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