Gazzetta di Modena

Sport

Modena Calcio
Calcio Serie B

Modena protagonista al Museo Ferrari, Rivetti: «Abbiamo riconquistato i tifosi»

Modena protagonista al Museo Ferrari, Rivetti: «Abbiamo riconquistato i tifosi»

Il presidente dei canarini è intervenuto alla serata organizzata dal Panathlon Club

3 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Dedicata al Modena. La serata organizzata dal Panathlon Club Modena è andata in scena martedì 18 novembre nella prestigiosa cornice della Sala dei Trofei all’interno del Museo Ferrari di Maranello e aveva come protagonista appunto il Modena Calcio.

«Il Braglia deve essere il nostro fortino»

Nella serata, presentata da Paolo Reggianini, c’è stato spazio quindi anche per alcune interviste ai vertici, societari e tecnici, del club gialloblù. In primis ovviamente a Carlo Rivetti, che ha risposto su vari argomenti, a cominciare da un… suggestivo parallelismo tra il Modena e il Torino, di cui il massimo dirigente gialloblù è dichiaratamente tifoso, anche per la sua storia familiare che comprende il presidente della primo scudetto granata: «Il Braglia deve essere sempre il nostro fortino -ha detto Carlo Rivetti - come lo stadio Filadelfia lo era per il Grande Torino, e sapete che nel mio cuore c’è il colore granata. Il loro record di imbattibilità casalinga è durato cinque anni, noi ne abbiamo altri quattro da fare».

«Abbiamo risposto presto alle richieste del mister»

Dai parallelismi con quel passato glorioso, con funzione anche… incentivante, Rivetti è tornato sul passato recente. «Dobbiamo scrivere alla Lega Calcio per chiedere l’allungamento delle partite, perchè se a Palermo e a Frosinone le partite fossero durate 120 minuti avremmo vinto e ci troveremmo con quattro punti in più». Visto l’inizio di stagione, come da tanti anni non si riscontrava da queste parti, gli è stato poi chiesto quale possa essere il segreto di questo avvio esaltante di campionato.

«Il segreto è stato soprattutto riuscire a rispondere in tempi brevi alle richieste del mister. Poi, un altro grande passo che è stato fatto per la preparazione della stagione in corso è la presenza di un mental coach e quando puoi lavorare anche sulla testa dei giocatori hai senz’altro un importante valore aggiunto» - ha spiegato il presidente del club gialloblù. In questa intervista è venuto fuori, quasi come una vecchia ferita, un riferimento implicito al deludente finale dello scorso campionato. Riferimento che però è servito a Carlo Rivetti per sottolineare che la società ha lavorato anche per rimarginare quella ferita, soprattutto nei confronti dei tifosi: «Avevo detto che il primo obiettivo doveva essere la riconquista dei tifosi e ci siamo riusciti - ha rimarcato il massimo dirigente - innanzitutto con i risultati, ma anche con gli allenamenti settimanali aperti al pubblico. Non solo però, perchè c’è stata pure l’apertura del nuovo store in pieno centro storico. La serata dell’inaugurazione è stata incredibile, ha mostrato che abbiamo portato la città verso la squadra e viceversa. Tra l’altro, quasi il settanta per cento delle persone che hanno acquistato nello store sono straniere, e le prime maglie le abbiamo vendute a un australiano, le ultime in ordine di tempo a un brasiliano». E sul cammino in campionato della squadra, Rivetti ha confessato un rimpianto: «Vorrei rigiocare la partita con l’Avellino, perché lì abbiamo subito un torto, mentre la gara più sofferta è stata quella di Frosinone».

© RIPRODUZIONE RISERVATA